Fassina in campo, Giachetti trema

Le speranze della dirigenza romana del Partito Democratico sono state infrante dalla riammissione da parte del Consiglio di Stato della Candidatura a Sindaco della sinistra Stefano Fassina. Giachetti, candidato Pd per il Campidoglio, si mostra "contento" di fronte ai media per la conferma della candidatura dell'ex Vice-Ministro alle Economia, ma sicuramente questo fatto condizionerà la campagna elettorale di Giachetti, che secondo i sondaggi rischia di non acciuffare il ballottaggio. Infatti, la riva sinistra dello scontro elettorale appare molto dilaniata in quanto i post-comunisti si sono riuniti intorno alla candidatura di Fassina, mentre i democristiani di centro-sinistra vengono "rapiti" da Alfio Marchini, che non ha mai negato la sua natura social-democratica. Non manca poi l'erosione dell'elettorato di centro-sinistra da parte della grillina, Virginia Raggi, che raccoglie la sfiducia nei partiti e la necessità di cambiamento. A Giachetti rimane solo quel gruppo di "duri e puri", che avrebbero barrato comunque il simbolo del Partito Democratico, che in queste elezioni è affiancato da un nutrito gruppo di liste tra cui quella dei Radicali, dell'Italia dei Valori e di altre liste civiche. 
I problemi di Giachetti? 
L'eredità lasciata da Ignazio Marino pesa fortemente sulle spalle del candidato del Pd, affiancata dalla sponsorizzazione del Premier, Matteo Renzi, che in questo periodo non gode di tantissima popolarità.
A tutto viene aggiunta la presenza di competitori, validi e capaci, come il Movimento Cinque Stelle di Virginia Raggio, che raccoglie la disaffezione e la disperazione dei romani, e la candidatura di Giorgia Meloni, leader nazionale molto conosciuta soprattutto nella capitale.

Redazione

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