Io ne ho sentiti dieci e vi dico il responso: tre non vanno a votare, due sono così arrabbiati che preferiscono i grillini, uno resta berlusconiano, un altro preferisce la versione hi-tich, Parisi con Berlusconi allo sfasciacarrozze, uno segue la Meloni e un altro ex missino tutto fuorché la Meloni, uno sta con Salvini, uno si butta su Renzi o paraggi (i suoi alleati moderati).
Se chiedi a chi si sentono più vicini, il discorso si allarga ancora, oltre i suddetti ti dicono Casa Pound, viva il Duce & Tremonti, o Forza Nuova; e alcuni fuggono politicamente all'estero e si definiscono seguaci della Le Pen, di Putin, uno perfino di Trump e uno di Orban, l'ungherese, mentre a due non dispiace la nuova Thatcher inglese, la May con l'ombrello della Brexit.
Il bello è che quasi tutti motivano le loro scelte politico-elettorali allo stesso modo: contro la sinistra e la partitocrazia corrotta, contro la persecuzione fiscale e giudiziaria, contro i poteri forti e l'Europa delle banche. E i loro valori positivi sono il decisionismo efficace al governo, la rivoluzione dei meriti e della burocrazia, la difesa della famiglia, il rilancio dell'Italia popolare e nazionale. Partono dagli stessi presupposti ma arrivano a conclusioni opposte.
Questo è il dramma del popolo di centro-destra: la dispersione, il faidate. Anche sul referendum il no è ex aequo col non voto, segue a ruota il si.
Non so quale sia la soluzione migliore. Però posso dire una cosa: non state lì a menarvela sul toto-leader, le loro alleanze e i loro divorzi, non partite dal vertice ma rovesciate la piramide. Partite dalla gente che chiede le stesse cose a partiti e leader diversi se non opposti. In mille pezzi, come la sonda schiantarelli su Marte.
Non so quale sia la soluzione migliore. Però posso dire una cosa: non state lì a menarvela sul toto-leader, le loro alleanze e i loro divorzi, non partite dal vertice ma rovesciate la piramide. Partite dalla gente che chiede le stesse cose a partiti e leader diversi se non opposti. In mille pezzi, come la sonda schiantarelli su Marte.
di Marcello Veneziani, da Il Tempo
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