Inaugurata Via Luciano Laffranco

Oggi, in tarda mattinata a Perugia è stata inaugurata una Via in memoria di Luciano Laffranco, storico leader della destra missina in Umbria e nel mondo universitario nazionale. Alla celebrazione hanno presenziato la famiglia e rappresentati delle istituzioni nazionali, regionali e territoriali.
Commoventi e sincere le parole del Presidente del Consiglio Comunale della Città di Perugia, Leonardo Varasano, che ha ricordato il ruolo politico e umano rivestito da Luciano Laffranco nel mondo delle destra nazionale e in particolare in quello dei giovani, da sempre consigliati e guidati affinché si evitassero inutili e violente contrapposizioni fisiche. All'iniziativa ha preso la parola anche il Sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che ha tenuto un breve discorso al tempo stesso molto istituzionale e umano. 
Sono seguiti i saluti del Senatore Maurizio Gasparri e il ricordo del figlio di Laffranco, On. Pietro Laffranco, che ha cercato di ricostruire con semplicità e chiarezza quegli anni difficili e duri, focalizzandosi sulla passione e caparbietà con la quale il padre affrontò il suo impegno politico di rappresentante del suo popolo nelle istituzioni.

Questa inaugurazione ha permesso di far ritrovare un mondo che oggi è disperso in mille rivoli, tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, tra chi ha abbandonato per disaffezione e chi è pronto ancora a dare tanto per la sua gente. 
Vecchie e giovani generazioni riunite chi per ricordare, chi per avere un esempio da seguire, nel nome di un uomo, che si spese per la sua comunità e per la sua gente.

A colpire il mio sguardo è stato un uomo anziano, calvo con una sciarpa blu, conosciuto da tanti nel mondo delle destra perugina. Questo signore con grande compostezza non ha indietreggiato di un millimetro, non ha dato segni di cedimento o stanchezza, ma è rimasto imperterrito vicino a quella insegna che naturalmente per lui vorrà dire qualcosa di molto importante. Allontanandosi si è rivolto ad un signore e ha detto “Sono un fedelissimo”.

Quanta nostalgia di “fedelissimi” in questa politica di “mercanti di bestiame”.

Redazione

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