In Bulgaria, le elezioni presidenziali si sono chiuse con la vittoria dell' esponente filorusso e fortemente euroscettico il generale Radev, candidato nazionalsocialista.
Così come nel paese più povero del vecchio continente, la Moldavia, il partito filorusso e nazionalista di Igor Dodon vince sul partito filorumeno e pro Europa di Maia Sandu.
I due anni di fuoco dal punto di vista politico, iniziati con la Brexit e proseguiti con l' elezioni di Trump, non stanno andando bene per DEM ed europeisti, chissà che i campanelli d'allarme suonati anche in Moldavia e Bulgaria non diventino sirene dopo le elezioni francesi? Per poi portare alla debacle totale nel 2018 con le elezioni in Germania e Italia?
Una rondine non fa primavera, ma le rondini stanno cominciando ad essere molte.
di Giacomo Gioacchini
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