Il Sindaco della città di Terni, Leopoldo Di Girolamo, sta attraversando un periodo difficile, vista l'inchiesta aperta sugli amministratori della sua Giunta. Infatti, lo scorso Giovedì 17 Novembre un blitz degli inquirenti ha portato ad un controllo nelle sedi degli uffici comunali e nelle sedi delle cooperative coinvolte.
L'operazione "Palazzo Spada" ha coinvolto sedici persone, tra le quali dirigenti, funzionari comunali, responsabili di cooperative e politici. I membri della Giunta De Girolamo che compaiono nella lista, sono l'assessore al Bilancio, Piacenti d'Ubaldi, e l'assessore ai Lavori Pubblici, Bucari.
L'opposizione chiede trasparenza al Sindaco, De Girolamo, che insieme alla maggioranza consiliare decide di non votare un punto dell'ordine del giorno, presentato dalle minoranze.
Le testate web intitolano "consiglio infuocato" perché le opposizioni, vista la bocciatura della loro proposta, hanno dato vita ad una protesta, richiedendo a gran voce "DIMISSIONI" alla Giunta Comunale e abbandonando l'aula consiliare.
Prima è intervenuto l'ex candidato Sindaco del centro-destra, Paolo Crescimbeni, che ha dichiarato: «Via le deleghe agli assessori Piacenti D’Ubaldi e Bucari».
In consiglio i consiglieri più scatenati dalle foto pervenute da web sono stati: il consigliere di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Marco Celestino Cecconi, il consigliere di Forza Italia, Francesco Maria Ferranti, l'ex Vice-Sindaco di Terni nell'era Ciaurro, Enrico Melasecche, l'indipendente della lista "Il Cammello", Franco Todini.
Il consigliere del Partito Democratico, Sandro Piccinini, è stato bloccato dagli agenti di polizia municipale, mentre proferiva insulti inopportuni verso un membro dell'opposizione, gridando: "Pezzo di m****!"
Tra il pubblico in sala si riconoscono i volti noti di molti dirigenti e consiglieri regionali di Forza Italia, di Fratelli d'Italia e del Movimento 5 Stelle.
Redazione
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