I media lo
avevano accusato di essere razzista e non adeguato al ruolo, inaffidabile e
addirittura pericoloso. Trump secondo la narrazione fatta dai mezzi d’informazione
mondiali era un estremista fanatico e anti-democratico, ma oggi è a tutti gli
effetti uno degli uomini più potenti al mondo, espressione democratica di un
stato stanco della dottrina progressista e dell’influenza delle vecchie
dinastie del potere.
Donald Trump vince contro la candidata favorita per la Casa
Bianca perché è riuscito a convogliare su di se il malcontento prodotto dalla
disastrosa presidenza di Barack Obama e perché ha proposto all'elettorato
americano un modello di America differente.
È stato denigrato durante tutta la campagna elettorale,
dimenticando i suoi meriti imprenditoriali, le sue capacità nello stringere
rapporti economici, sociali e politici. Trump è un “uomo di mondo” favorevole
ad una alleanza Occidentale contro l’imperialismo esercitato dalla Cina e il
fanatismo del Medio Oriente. Trump è stato votato a larga maggioranza dall'elettorato
statunitense che ha premiato il tycoon newyorkese, conquistando stati dalla
East Coast fino alle Montagne Rocciose della zona occidentale.
Hillary Clinton è stata costretta a soccombere sotto i risultati
che andavano in controtendenza rispetto alle previsioni. Gli USA con questo
voto hanno di fatto bocciato la politica estera e interna, promulgata dal
Presidente, Obama, che non riesce ad imporre agli statunitensi la sua candidata preferita.
Lo ha ribadito anche Trump, la sua vittoria è frutto di un
lavoro collettivo, che ha visto una squadra capace di proiettarlo verso la Casa
Bianca. Una squadra composta da giovani e anziani saggi, tra i quali compare il
vero artefice della fantastica campagna elettorale, l’ex Procuratore ed ex Sindaco
di NY, Rudolph Giuliani, insieme al Repubblicano, Gingrich, e l’ex Direttore
della DIA, Micheal Flynn.
I popoli continuano a ribellarsi contro le derive
oligarchiche. Infatti, dopo il voto inglese PRO-Brexit si aggiunge il voto ad
una personalità forte e politicamente decisa, come Trump, lontano anni luce dal
conformismo del politicamente corretto.
Chissà che questo trend non travolga anche il disastroso
Governo Renzi con il referendum del 4 Dicembre e la Presidenza della Repubblica
Francese di Hollande, magari costretto a cedere il passo a Marine Le Pen nel
2017.
I popoli si stanno ribellando nel nome della libertà e della
democrazia, sottovalutare e denigrare segnali come questi, è il chiaro esempio di
come nel mondo le “oligarchie” ancora credono di poter rimanere sulle loro
posizioni autoritarie e anti-popolari.
Chiunque tenti di ridicolizzare Trump si ricordi che quasi 60 milioni di persone, lo hanno sostenuto esprimendo il loro voto di preferenza, non penso che siano tutti "stupidi" o "ignoranti"?!?!
Umberto Garbini
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