Trump alla Casa Bianca

Lo avevano dato per spacciato, ma Donald John Trump è stato preferito a Hillary Clinton come 45° Presidente degli Stati Uniti d’America.
I media lo avevano accusato di essere razzista e non adeguato al ruolo, inaffidabile e addirittura pericoloso. Trump secondo la narrazione fatta dai mezzi d’informazione mondiali era un estremista fanatico e anti-democratico, ma oggi è a tutti gli effetti uno degli uomini più potenti al mondo, espressione democratica di un stato stanco della dottrina progressista e dell’influenza delle vecchie dinastie del potere.

Donald Trump vince contro la candidata favorita per la Casa Bianca perché è riuscito a convogliare su di se il malcontento prodotto dalla disastrosa presidenza di Barack Obama e perché ha proposto all'elettorato americano un modello di America differente.

È stato denigrato durante tutta la campagna elettorale, dimenticando i suoi meriti imprenditoriali, le sue capacità nello stringere rapporti economici, sociali e politici. Trump è un “uomo di mondo” favorevole ad una alleanza Occidentale contro l’imperialismo esercitato dalla Cina e il fanatismo del Medio Oriente. Trump è stato votato a larga maggioranza dall'elettorato statunitense che ha premiato il tycoon newyorkese, conquistando stati dalla East Coast fino alle Montagne Rocciose della zona occidentale.
Hillary Clinton è stata costretta a soccombere sotto i risultati che andavano in controtendenza rispetto alle previsioni. Gli USA con questo voto hanno di fatto bocciato la politica estera e interna, promulgata dal Presidente, Obama, che non riesce ad imporre agli statunitensi la sua candidata preferita.

Lo ha ribadito anche Trump, la sua vittoria è frutto di un lavoro collettivo, che ha visto una squadra capace di proiettarlo verso la Casa Bianca. Una squadra composta da giovani e anziani saggi, tra i quali compare il vero artefice della fantastica campagna elettorale, l’ex Procuratore ed ex Sindaco di NY, Rudolph Giuliani, insieme al Repubblicano, Gingrich, e l’ex Direttore della DIA, Micheal Flynn.

I popoli continuano a ribellarsi contro le derive oligarchiche. Infatti, dopo il voto inglese PRO-Brexit si aggiunge il voto ad una personalità forte e politicamente decisa, come Trump, lontano anni luce dal conformismo del politicamente corretto.
Chissà che questo trend non travolga anche il disastroso Governo Renzi con il referendum del 4 Dicembre e la Presidenza della Repubblica Francese di Hollande, magari costretto a cedere il passo a Marine Le Pen nel 2017.

I popoli si stanno ribellando nel nome della libertà e della democrazia, sottovalutare e denigrare segnali come questi, è il chiaro esempio di come nel mondo le “oligarchie” ancora credono di poter rimanere sulle loro posizioni autoritarie e anti-popolari.
Chiunque tenti di ridicolizzare Trump si ricordi che quasi 60 milioni di persone, lo hanno sostenuto esprimendo il loro voto di preferenza, non penso che siano tutti "stupidi" o "ignoranti"?!?!

Umberto Garbini


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