Se posso dare un suggerimento al divino mi piacerebbe che l'inferno per Anis Amri appaia come un immenso mercatino di Natale dove famiglie con bambini acquistano prodotti e simboli occidentali e cristiani. E lui lì a fissarli per l'eternità poiché, al pari di un contrappasso dantesco, chi ha sempre disprezzato la felicità altrui poi sarà obbligato ad osservarla, fino ad apprezzarla e poi ancora a bramarla, quando però sarà ormai troppo tardi. Che si maceri dal rimorso. Lui è tutte le vergini che gli spettano.
di Luca Proietti Scorsoni
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