Il Bacio della Morte

"Anche se le riforme proposte non hanno certo la profondità e la chiarezza necessarie, tuttavia per la mia storia personale e le possibili conseguenze sull'esterno, sento di dovere rendere pubblico il mio sì, nella speranza che questo giovi al rafforzamento della nostre regole democratiche soprattutto attraverso la riforma della legge elettorale". 

Questo è il messaggio con cui l’ex Presidente del Consiglio dei Ministri, Romano Prodi, si schiera apertamente a favore del SI al referendum, proposto dal Premier Renzi. Del professor Prodi ho un vago ricordo del 2008, quando con mio padre nella vecchia sezione di Alleanza Nazionale di Orvieto, ad appena 13 anni, assistevo consapevolmente al primo “sfacelo” di un Governo. Ricordo le notizie viste dall’apparecchio televisivo del bar a fianco, con il magico e goliardico teatrino del Senatore siciliano Nino Strano che insieme al Senatore Gramazio sfoggiava mortadella e champagne in Senato. Dopo anni di assenza dallo scenario, il “mortadella”, come è soprannominato il Presidente Prodi, torna sulla scena a pochi giorni dal verdetto finale per sostenere il Premier Renzi. Sembra che sia il “bacio della morte”.
Prodi è, infatti, famoso per augurare non tanta fortuna al centro-sinistra dopo la sua dipartita più di otto anni fa. Da quella data il centro-sinistra non ha mai trovato un leader capace di sintetizzare tutte le anime del mondo socialista e post-comunista italiano fino all’arrivo di Renzi. Prodi scende in campo per difendere il suo successore naturale contro l’opposizione della sinistra post-comunista che si oppone e ostacola l’operato dell’ex Sindaco di Firenze e che in passato provocò la dipartita del Premier bolognese. Prodi si fa avanti perché si riconosce in Renzi, speriamo che gli italiani riconoscano Romano Prodi in Matteo Renzi.
#IoVotoNO

di U.G.

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