Riconteggio amaro nel Wisconsin


Torniamo indietro con la memoria. Giusto qualche mese, niente di che. Torniamo indietro all'alba del day-after della vittoria di Donald Trump alle Presidenziali americane. Torniamo a quando la masnada inferocita di "democratici intermittenti", scesa nelle strade delle maggiori città statunitensi, richiedeva a gran voce (tra una cacatina e l'altra, tra un murales e l'altro) di ri-conteggiare le schede elettorali, in modo da scacciare la minaccia della sconfitta della paladina Clinton ed il contemporaneo trionfo di Trump.

Benissimo, la richiesta, per chi se lo fosse perso, è stata accettata e, nella notte, sono arrivati i primi chiari risultati: Donald Trump effettivamente NON ha conquistato i voti dichiarati.
No, assolutamente no.
Ne ha conquistati 131 in più di quanto stimato in prima analisi.
Cosa particolare e simpatica, sembra che i ri-conteggi siano stati bloccati ed annullati, si vocifera a causa del grande dispendio economico che comporta l'azione.

No so voi, ma io, da Bologna, sento una strana armonia nell'aria, proveniente dal Grande Ovest. Una melodia dolce e stupenda, un magnifico sfrigolio di ani che bruciano, arrossati ed irritati, che fa venir la pelle d'oca dal piacere.
Perché di più piacevole della sconfitta di un nemico, c'è solo una sconfitta auto-inferta ed il derivante rodimento di interiora della nostra nemesi.

di Massimo Guidi

Commenti

  1. Io credo che la giornalista Giovanna Botteri da befana qual'è diventerà una strega,visto che il suo odio per Trump le esce anche dal sedere

    RispondiElimina

Posta un commento