Caro Silvio,
Il suo governo è stato, checché ne dicano i numerosi detrattori, tra i migliori nella storia della Repubblica Italiana: lei fu in grado di riunire le diverse anime della destra - dai liberali agli ex-missini (di cui ricordiamo, tristemente, Fini e, più orgogliosamente, La Russa) - e di creare uno schieramento consapevole ed in grado di opporsi alla sinistra che dilagava e rischiava seriamente di prendere il potere (cosa che, di fatto, ha realizzato immediatamente dopo la sua caduta).
Le sue recenti interviste, dove parla di coalizioni e larghe intese con la sinistra ancor prima di "scendere in campo" (ipse dixit), però, non possono che portarmi alla mente ricordi più foschi: ricordi di appoggi a Monti, che mise in ginocchio milioni di italiani e distrusse quanto da lei realizzato; ricordi di pugnalate a Lega Nord, da sempre suo più fedele alleato nel settentrione; ricordi, terrificanti, di coalizioni con il Partito Democratico durante i tremendi giorni di Letta: la necessaria conseguenza di ciò, ed è sotto gli occhi di tutti da ormai quasi quattro anni, fu la fine della sua esperienza politica e l'inizio di scellerati governi di sinistra, mai eletti dal popolo italiano.
La sua destituzione (fu di fatto un colpo di Stato, e io - come molti italiani - non dimentico) avrebbe dovuto farla tornare in campo più forte di prima: sarebbe dovuto tornare nelle piazze a gridare il suo sdegno verso questa politica piena di personaggi insulsi, avrebbe dovuto regalare - come aveva già dimostrato di essere in grado di
fare - al popolo italiano la speranza di un'Italia migliore, avrebbe detto con chiarezza - come da poco ha ribadito il Presidente Eletto Trump (in cui è inevitabile rivedere molto di lei) - che questa Unione Europea fa ribrezzo, che forse sarebbe stato meglio continuare a trattare con il Nordafrica e il Medioriente, e non bombardarli; di certo, avrebbe dovuto riunire - e non dividere, come invece di fatto accadde - la destra italiana all'insegna dell'amor patrio (virtù di cui lei è ricolmo) e della sovranità nazionale.
Purtroppo, però, le persone - anche lei - cambiano, e la sua sete di potere l'ha spinta a ricercare ovunque la possibilità di fare inciuci con ogni governo (di sinistra!), pur di potersi sentire ancora parte di una politica che, di fatto, ha ormai dimostrato di volerla dimenticare.
Peccato perché, in questo 2017 che vede la Gran Bretagna correre verso la libertà da Bruxelles e dal dominio tedesco, e che vedrà Putin avere in Trump un grande alleato, la sua candidatura avrebbe potuto portare una nuova alba in Italia: mentre, invece, come da lei già dichiarato, sarà solo l'ennesimo tentativo di racimolare un briciolo di potere, togliendo voti importanti a nuovi progetti politici - come Lega Nord e Fratelli d'Italia - che avrebbero molto da dire - e da fare - in merito ai problemi del popolo e della Nazione.
In quanto uomini di Libertà, che molto hanno creduto, in passato, in lei, non possiamo che esortarla, col cuore in mano, a sfruttare il proprio peso politico per appoggiare - pur mantenendo una sua certa autonomia, e siamo sicuri che sarà in grado di farlo - questa nuova destra che vogliamo, dopo anni di sinistra (che ha ridotto milioni di famiglie alla fame), veder trionfare!
Noi ci speriamo, il Popolo italiano se lo merita!
Non ci abbandoni ancora una volta!
Lotti al nostro fianco, per un'Italia di Libertà rinnovata!
di Matteo M., della pagina FB "Fenice"
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