Perché si parla tanto di queste FAKE NEWS.

Come nei più tristi pronostici orwelliani è entrata a far parte del nostro vocabolario, una nuova parola figlia della neolingua. Stiamo parlando delle cosiddette FAKE NEWS, categoria che può  comprendere al suo interno sie le grosse "bufale" che circolano sul web, sia, ed è preoccupante, notizie probabilmente vere che verranno fatte passare come false dai media e dai social. Subiscono questa trasformazione soprattutto sul social per eccellenza, ovvero Facebook, che ha accettato il codice IFCN (International Fact- Checking Network) e attiverà un sistema di segnalazioni delle notizie che gli utenti ritengono false. Il codice IFCN è la rete di organizzazioni che che ha approvato i principi del Fact-Checking code redatto dal Poynter Institute un importante centro di analisi media del mondo. Tra i principali finanziatori del Poynter Institute compare  un nome onnipresente, quello di George Soros, che con la sua Open Society ha sostenuto ampiamente la campagna elettorale di Hillary Clinton. Per una serie di fortunate e improbabili coincidenze questa nuova parola è entrata nel linguaggio di tutti giorni casualmente dopo la vittoria di Donald Trump, che ha sconvolto il sistema dei media e dei sondaggi americani. Viene da chiedersi , con una vena provocatoria, in quali categorie di notizie finiranno le informazioni sulla vera natura della guerra libica, siriana e ucraina, tutti argomenti che sono stati ampiamente manipolati dai media di tutto il mondo in questi anni.

dei ragazzi della pagina Fb "Fenice"

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