Una delle leggende metropolitane, che gira in rete e fuori è che se dovessimo uscire dall'euro dovremmo "tornare" alla vecchia lira mediante il vecchio cambio di 1 euro : 1936,27 lire.
Chi dice questo ha un intento, spesso, di descrivere il "ritorno" alla Lira, come un passo indietro che non converrebbe agli italiani.
Questi signori sostengono che la benzina costerà 3000 lire al litro, la Punto 40 milioni e il Debito Pubblico sarà calcolato in milioni di miliardi.
L'intento è duplice, da un lato spaventare i più giovani su queste cifre a tre zeri e più e dall'altro terrorizzare i più anziani su prezzi mai raggiunti negli anni '90, facendogli temere per l'inflazione (le mitiche carriole).
Questi signori dimenticano di dire (ne dimenticano tante in realtà) che chi prende 1300 euro di stipendio prenderà 2.600.000 lire, chi ha 50.000 euro in banca avrà 100 milioni e la casa che vale 200.000 euro varrà 400 milioni , quindi tutto sarà rapportato, perché tutti i rapporti di debito/credito regolati dalla legge italiana si riconvertiranno in Lire.
C'è da fare una precisazione importante, dire ritorno alla Lira è scorretto, se non proprio falso.
Perché la moneta che si adotterebbe, non sarebbe la Vecchia Lira, ma una moneta completamente nuova, perché quella vecchia è morta nel 2002. La nuova moneta, potrebbe chiamarsi Nuova Lira, ma anche Fiorino, Ducato, Sesterzio, Scudo, Fenice (noi propendiamo per questo) ecc, è indifferente quel che conta è che sia la nostra moneta, stampata dalla nostra Banca Centrale e che sia sotto il nostro controllo. Il governo può decidere di fissare il cambio iniziale o meglio il tasso di conversione a 1 : 1936,27, ma può scegliere anche 1 : 1000, o anche 1 :1, che probabilmente sarebbe la cosa più logica oltre che pratica. Con la conversione 1:1 chi prendeva 1300 euro di stipendio prenderà 1300 nuove lire (o quel che volete), la punto costerebbe 20.000 nuove lire, la rata del mutuo di 300 euro diventerebbe di 300 nuove lire e così via per tutti i rapporti di debito/credito regolati dalla legge italiana, così come prescrive il Codice Civile.
Il tasso di conversione sarebbe di 1 : 1 poi la nuova moneta si collocherebbe diversamente sul mercato dei cambi, per esempio sul Dollaro, sulla Sterlina, sullo Yen o sul Nuovo Marco tedesco, ma il tasso di conversione iniziale resterebbe sempre quello indipendentemente dai deprezzamenti o dagli apprezzamenti esterni, insomma la rata del mutuo resterebbe di 300 nuove lire indipendentemente di quanto potrebbe valere 1 dollaro sulla nuova moneta. Se io dico che casa mia dista dalla stazione 10 km e se, invece, dicessi che dista 10.000 metri, direi la stessa medesima cosa solo una espressa in Kilometri e l'altra in metri, ma il rapporto tra Km e Metri resta sempre 1 km : 1000 metri. Così anche il tasso di conversione tra l'euro e la nuova moneta sarebbe sempre di 1 : 1 in Italia, anche se poi dovesse valutarsi diversamente verso le altre monete? E voi come vorreste chiamare la nuova moneta? Diteci la vostra nei commenti.
di Nicola C., dalla pagina Fb della "Fenice"
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