PD, La Furia di Gargamella

Gargamella, alias Pier Luigi Bersani, potrebbe pensare di far esplodere il Partito Democratico, abbandonando il Partito per creare un soggetto politico alternativo insieme agli ex-diessini.
La volontà è quella di battere politicamente l’avversario di partito, il post-democristiano Matteo Renzi, non degno forse di essere definito “compagno”. 
L’ex Segretario ha, infatti, detto ai cronisti, rivolgendosi ai dirigenti nazionali del Pd: “Qui non è questione di calendario del congresso, quella è una tecnica. Qui il problema è se siamo il Pd o il Pdr, il Partito di Renzi. Io da Renzi non mi aspetto nulla, ma chi ha buonsenso ce lo metta. Perché siamo a un bivio molto serio. La scissione è già avvenuta tra la nostra gente. E io mi chiedo come possiamo recuperare quella gente lì.

Dentro il Partito Democratico si stanno consumando vendette e vecchi rancori, le correnti si stanno “armando” con elenchi e vecchi dati per vincere la guerra delle tessere per mettere la parola <FINE> sull'era renziana. Se non verranno poste le condizioni condivise anche dalla minoranza dem, Bersani & D’Alema potrebbero perorare una possibile scissione per la rinascita di una sinistra riformista insieme a Pisapia e ai vendoliani.
Le differenze tra Renzi e Bersani? Si, sono abissali. Renzi guarda con interesse ai moderati di centro come UdC e NCD, osando anche una possibile intesa con Forza Italia, mentre i bersaniani tenderebbero la mano più volentieri ai “compagni” di sinistra.

Il Pd nel breve periodo rimarrà unito perché non conviene ad entrambe le parti una scissione benché si deve considerare che la boria e l’arroganza di Renzi non hanno confini. Nel lungo periodo è presumibile vedere all'orizzonte una coalizione, ma non un partito unico.

di U.G.

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