Castrum è risorto e non lo abbatti più!

È difficile scrivere un pezzo che sia minimamente all’altezza di Castrum 2017. La complessità è data sia dal mio coinvolgimento personale dopo troppi anni di assenza e di sofferenza sia dalle evoluzioni significative prese dalla dirigenza.

Castrum anche quest’anno ha centrato il tema “LAOCRAZIA – La comunità oltre la massa”, dimostrando lungimiranza politica e capacità interpretativa del presente e del futuro che ci attende.

Questo campo ha confermato la costanza e la forza di una comunità che nei periodi difficili sostiene i proprio fratelli e in quelli positivi è capace di gioire per le vittorie.

Il momento più significativo è stata come sempre la lunga plenaria, che ha visto interventi sia dei più giovani e inesperti sia dei più “vecchi” militanti.
L’ultimo intervento ha rappresentato il passaggio più profondo e sentito dalla ricca platea che ha sfidato il caldo umido pur di ascoltare con attenzione ogni singola parola dell’amico e Presidente, Daniele Saponaro.

Il campo giovanile ha rappresentato un commiato, cioè un passaggio di testimone da una generazione all’altra, il più saggio gesto di amore e coraggio che possa essere compiuto.

A Daniele e ad Enea devo tutto, perché negli anni più bui della mia esperienza in politica sono stati presenti e hanno dimostrato che la comunità non esiste solo in prossimità delle campagne elettorali.
A Tarquinia (Castrum 2014) promisi a Daniele e ad Enea che ci saremmo rincontrati, a distanza di tre anni l’impegno è stato mantenuto soprattutto grazie a loro.

Come ieri, anche oggi mi pongo al servizio della comunità di NES, nella speranza di poter contribuire, come tanti altri in tutta Italia, da militante alla crescita della nostra Comunità umana e politica.

“Cento menti e un solo cammino, mille cuori e un solo destino”

U.G.

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