Il primo agosto, infatti,
avrà inizio negli Stati Uniti l’esperimento di un’azienda del Wisconsin che
vedrà protagonisti cinquanta impiegati cui verrà impiantato fra pollice e
indice un microchip grande quanto un chicco di riso. Grazie a questo miracolo
della tecnologia, i dipendenti della Three Square Market non saranno più
obbligati a timbrare il cartellino o a inserire la password del proprio PC
aziendale: il microchip controllerà tutto quanto. Se in Italia la parola
d’ordine è abolire il contante a favore della carta – meglio se al plurale –
negli States anche le cards potrebbero
andare in pensione grazie al sistema che permette, sempre tramite il microchip
di cui sopra, di effettuare pagamenti.
Trenta dipendenti su ottanta si
sono rifiutati di aderire all’esperimento timorosi per la propria privacy e
tutto ciò ha dato il via ad una serie di dibattiti sui diritti dei lavoratori e
non solo. La diatriba ricorda un po’ quanto è accaduto anni fa con i Google
Glass, gli occhiali connessi che ti permettevano, oltre ad altre mille
funzioni, di acquisire informazioni sulle persone che incontravi per strada.
Oggi i sostenitori del fronte “No privacy” ci riprovano e, questa volta, grazie
alla minore esposizione mediatica della Three Square Market rispetto a Google,
potrebbero portare a casa dei risultati utili per la propria causa.
Di fronte al progresso
tecnologico incalzante, è necessario forse approfondire quel fronte
relativamente moderno del diritto che si occupa di privacy e di dati sensibili
che, ovviamente, dovrà integrarsi con altri rami del diritto, in primis quello
del lavoro. Viene da pensare che, forse, oltre a dare nuovo e succoso lavoro ai
baroni del diritto – che oggi è più “rovescio”
che mai – il progresso potrebbe risolvere problemi ben più gravi.
Adnkronos ha
pubblicato il 26 luglio i risultati del team di scienziati che si è occupato di
elaborare i dati della conta spermatica degli uomini occidentali negli ultimi
40 anni: la concentrazione di spermatozoi si è praticamente dimezzata e ci sono
alcuni studiosi, fra cui Shanna Swan della Icahn School of Medicine at Mount
Sinai di New York, che parlano di pericolo di estinzione del genere umano alla
BBC online. Il progresso potrebbe magari occuparsi di questi problemi? Ah già…
il progresso è quel fenomeno che impone ai dottori di staccare la spina al
piccolo Charlie Gard.
di Lorenzo "Mutto" Stella
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