Sono oggi 71 anni dalla Fondazione del Movimento Sociale Italiano, che avvenne nello studio dell'assicuratore e poi Segretario del Partito, Arturo Michelini, alla presenza di Giorgio Almirante, Pino Rauti, Biagio Pace, Giacinto Trevisonno e molti altri.
Il partito subì anche molte trasformazioni e resistette a espulsioni e scissioni, ma nel corso del tempo prevalse la guida carismatica di Giorgio Almirante che fu Segretario e Leader indiscusso dal '47 al '50 e dal '69 al '87.
Negli anni di piombo il MSI e l'organizzazione giovanile del Fronte della Gioventù subirono molto perdite in termini di vite umane a causa delle manifestazioni violente e degli scontri di piazza, che furono accompagnati da singoli atti di terrorismo politico, dovuti a gruppi extraparlamentari di sinistra e alle Brigate Rosse.
Sempre in quegli anni il MSI fu costretto a sopravvivere dopo la scissione promossa da ambienti vicini alla Democrazia Cristiana, che portò alla formazione del partito Democrazia Nazionale con storici esponenti del MSI-Destra Nazionale.
Il Moviento Sociale Italiano si sciolse dopo alcuni anni di grandi successi che portarono al ballottaggio Alessandra Mussolini a Napoli e Gianfranco Fini a Roma, alle vittorie di Pasquale Viespoli a Benevento, Nello Musumeci alla Provincia di Catania, Nicola Cucullo a Chieti e Ajmone Finestra a Latina.
Il 27 Gennaio 1995 la Direzione Centrale del partito decretò la trasformazione del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale in Alleanza Nazionale.
Con la storica contrapposizione tra Gianfranco Fini e Pino Rauti si concluse la vita gloriosa del MSI.
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