Scrivere troppo sarebbe un errore, scrivere troppo poco sarebbe una mancanza di rispetto.
Ritengo doveroso cari lettori ricordarvi che purtroppo in questo stesso giorno cinque anni fa si spegneva un uomo, che è stato un esempio di lealtà, di onestà e di coraggio.
Teodoro Buontempo mi colpì particolarmente per la sua storia unica, per la sua fede politica coerente, per il suo amore per la gente e quindi per la politica.
Dal Fronte della Gioventù fino al suo bellissimo intervento del Congresso di Fiuggi davanti a un Gianfranco Fini insofferente per le argomentazioni lapidarie, vere e visionarie, dall'esperienza in AN fino alla lotta con La Destra, Buontempo ha sempre dimostrato di non perdere il contatto con la sua gente e con i militanti del suo partito.
Oratore instancabile e feroce accusatore riusciva a mantenere un rispetto unico nei confronti degli avversari, non scadendo mai nelle becere accuse o nell'utilizzo di povere argomentazioni.
In questo giorno rivolgo un abbraccio alla famiglia Buontempo e un saluto al figlio Gianni, che ho avuto il piacere di conoscere.
U.G.
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